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QUATTRO CHIACCHIERE CON TROY CORSER – 2^ PARTE: "Le gare sono bellissime… le tribune sono strapiene"

Wednesday, 5 June 2024 12:40 GMT

Il due volte campione del mondo parla dei piloti attuali e di chi lo ha impressionato fino a questo momento

Tra pochi giorni al Misano World Circuit “Marco SimoncellI” tornerà in azione il Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike per il quarto Round della stagione 2024. Ad Assen abbiamo incontrato il due volte iridato Troy Corser che nella prima parte di questa intervista aveva raccontato ampiamente della sua carriera, mentre ora ci parla dell’attuale schieramento e di chi lo sta impressionando maggiormente.

“NON È UNA SORPRESA… QUANDO BATTI UN CAMPIONE DEL MONDO, LA CONFIDENZA SALE”

Il due volte campione del mondo ha iniziato parlando della rivelazione della stagione, ovvero il rookie Nicolò Bulega (Aruba.it Racing – Ducati) e del suo livello: “Per me non è una sorpresa! Sono anni che lo seguo, sta imparando come guidare una Superbike che presenta maggiore potenza rispetto a una Supersport. Mi aspettavo che sarebbe andato forte e che sarebbe stato subito dietro a Bautista, ma non davanti com’è successo! È giovane e si prende quel decimo in più di rischio mentre ora Alvaro sotto questo aspetto è un po’ più esperto. Per esperienza posso dire che quando invecchi non ti prendi quel decimo in più di rischio dato che a casa hai dei bambini e sei già campione del mondo. È bello avere dei ragazzi giovani al livello del campione del mondo dato che ripensando ai miei tempi c’era un solo ragazzo e un campione del mondo. Bulega è approdato in un team che ha già vinto, che lui conosce e qualunque pilota, con il tempo di cui ha bisogno, migliorerà. La stessa cosa è capitata a me contro Carl”.

Una storia simile accaduta per tre anni (1995, 1998 e 1999), quando Corser ha condiviso il box con Carl Fogarty: “Quando inizi a battere il campione del mondo il livello di confidenza sale e anche la fiducia del team grazie ai tuoi feedback, poiché stai ottenendo risultati mentre di solito il pilota con il numero 1 è colui che guida lo sviluppo. Mi è capitato nel 1995 con la 916. I risultati valgono di più rispetto alle azioni”.

IANNONE E GARDNER: due stelle da tenere d’occhio nel 2024

Andrea Iannone (Team GoEleven) e Remy Gardner (GYTR GRT Yamaha WorldSBK Team) sono stati alcuni dei protagonisti dei primi tre Round: “Probabilmente ciò che è successo a Iannone lo ha reso ancora più affamato. Ha tanto talento. Da Remy mi aspetto dei risultati migliori dato che conosce le piste e capisce molto meglio la moto. Massimo Neri, il suo elettronico, ha lavorato anche con me. Ha delle belle persone attorno ed è un buon pilota. Mi aspetto dei bei risultati da lui quest’anno”.

BMW DIVENTA UNA PRETENDENTE AL TITOLO: “Tutto nelle mani dei piloti”

Toprak Razgatlioglu (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team) al momento si trova s soli sei punti dalla vetta della classifica mondiale e Corser ha parlato della crescita di BMW nel corso degli anni: “Quando sono arrivato qui per la prima volta avevamo tanta assistenza da ingegneri non del campo motociclistico. Il progetto veniva dalla F1 e anche il motore era leggermente più orientato alle auto. Con il tempo hanno introdotto più gente del comparto motociclistico per capire cosa serve al pilota. Telaio, accelerazione ed erogazione di potenza; il grip meccanico della moto mi sembra diverso e questo era un aspetto che noi abbiamo sempre inseguito, anche ai miei tempi. Avevamo tanta elettronica che ci dava meno potenza ma da un punto di vista meccanico la moto attuale è migliore con le gomme e quindi forse non hanno un gran bisogno di input elettronici ed è più nelle mani dei piloti. Toprak ne è un esempio perfetto”.

“LE GARE SONO BELLISSIME” – piloti che cambiano team, fan appassionatissimi e tribune piene ‘come ai vecchi tempi’

“Penso che le gare siano bellissime!” ha detto Corser che si è goduto lo spettacolo di Assen. “Piloti che cambiano colore come Jonny che è passato dal verde al blu, bel cambiamento anche per Toprak e quindi non è come prima. Si è creato tanto interesse e ne ha beneficiato anche il Campionato. Questo dimostra che i piloti possono cambiare Casa e non restare semplicemente per tutta la loro carriera con lo stesso costruttore come invece capitava quando correvo io. Carl sempre con Ducati, Edwards su Honda, Nori in Yamaha – io sono stato uno dei pochi a cambiare. I fan seguono sempre più i piloti e non i marchi, a loro piace la personalità dei protagonisti”.

“Nel WorldSBK ci sono più famiglie e fan più appassionati; incredibile quanto visto nel sabato di Assen. Tribune pienissime e sentire tutto quel rumore e respirare quel clima… sembrava di essere tornati ai miei tempi! Ora il WorldSBK è tornato; il Paddock Show, gli spazi riservati ai tifosi, il rapporto con i piloti e tutto quanto è più a misura di appassionati e anche più accessibile”.

TOP 3, NO BAUTISTA: “Non sono sicuro dell’ordine”

“Dirò i miei tre nomi per le prime tre posizioni ma non sono sicuro dell’ordine: Rea, Toprak e mi piacerebbe dire Bulega”, ha affermato Corser che quindi non ha citato il nome del leader della classifica Bautista. “Jonny ora ha qualcosa di diverso con cui lavorare; un team diverso, uno staff diverso, ecc.. Conosco le persone con cui sta lavorando e sono ottimi. Attendevano qualcuno che arrivasse con delle informazioni nuove. Forse il problema non è quello che avevano di solito ma invece è un problema diverso. Con BMW Toprak sta parlando di cose che altri non hanno nemmeno menzionato o alle quali non hanno neanche pensato. Riuscire a sistemare queste cose e trovare una nuova direzione ti dà tanta soddisfazione”.

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